Capita a volte, che all’improvviso ci troviamo catapultati in una situazione che non avevamo previsto nella giornata e così è capitato a me nei giorni scorsi.
È stata talmente intensa la situazione che ho deciso di scriverlo qui nel mio Magazine, affinché certe riflessioni possano risuonare nel mondo.
Qualche giorno fa credevo di andare incontro ad una giornata “normale”, appuntamenti di lavoro programmati, agenda piena con una scaletta intensa ma non avevo calcolato che un ciclone di emozioni mi avrebbe investito.
Conosco una famiglia, precisamente un uomo per il quale avevo avuto solo un contatto telefonico in cui sin da subito ci entro in sintonia scoprendo il loro progetto di vita, ossia un cambio casa a causa di una malattia che ha colpito sua moglie, per cui la ricerca di una nuova e diversa abitazione che abbatta barriere architettoniche e che permetta alla moglie di deambulare al meglio. Questa premessa mi ha portato prima a casa loro perché dovevano acquistare ma dovevano anche vendere la loro casa e allora in “leggerezza” vado a vedere la dimora in questione e lì appena varco l’ingresso vengo inondata da sensazioni, pensieri, emozioni fortissime. Vedo con i miei occhi la quotidianità di chi da anni lotta contro la malattia e cerca di vivere a tutti i costi con una tenacia incredibile. Vengo avvolta da dall’AMORE incondizionato che quest’uomo riversa sulla moglie che rappresenta per lui tutta la sua vita. Accanto a lui una donna, vedo la dolcezza infinita di questa persona che assiste sua moglie 24 ore al giorno e che ormai è parte della famiglia, potrebbe essere sua figlia, la bacia e la accarezza in continuazione. Non ero preparata a questo Amore e a questo grande Atto di Forza. La moglie non può parlare invalidata dalla malattia ma il marito continua a conversare con lei come se stessero per uscire facendole “banali” domande ed affermazioni che solo in quel momento ho colto quanto sia Preziosa quella Banalità. Le parla capendo il suo sguardo, un suo sospiro, un minimo gesto. Qui ho visto l’esplosione delle Fede più profonda. Quella fede che arriva in profondità e che può salvare, alla quale ti affidi senza riserva alcuna. Mi raccontano dell’immenso dolore provato per la perdita del loro unico figlio quando aveva quindici anni, di come lì tutto è cambiato e di come quel dolore ha iniziato a scalfire prima l’anima e poi il fisico.
Sono rimasta provata. Poi mi sono presa un momento per me, per centrarmi di nuovo, per meditare e comprendere che tassello fossi io per loro e loro per me. Ed un’unica parola è arrivata: Gratitudine.
Gratitudine per la mia vita, per ciò che mi circonda ogni istante, gratitudine per vivere giornate serene e in pace, in cui spesso cado nel tranello dell’insofferenza ed autocommiserazione. Gratitudine per alzarmi la mattina e poter fare una passeggiata con le mie gambe e poter andare in qualsiasi luogo io desideri. La vita mi pone al momento giusto di fronte alle situazioni che profondamente mi toccano per rimettermi sulla retta via quando mi allontano dal Mio CENTRO. Siamo tutti il collegamento o il completamento di un percorso nostro o di qualcun altro, la Gentilezza ci pone al centro di ogni cosa che facciamo, siate Gentili e “siate il cambiamento che volete vedere nel mondo”.
Grata per aver creato uno spazio nel mio lavoro e nel mio sito in cui racconto e mi racconto, in cui vivo di autenticità e respiro profumo di casa. Desidero essere quell’aiuto, quella differenza, quella guida a coloro che si immettono sulla mia strada, voglio viaggiare con chi risuona la mia frequenza, voglio lasciare il mio segno, restando segnata da chi incontro.
Grazie, un abbraccio.
Giulia